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Ground-to-Sea Sound Collective nasce nella primavera del 2013 a opera dei musicisti Fabio Mina e Emiliano Battistini e del video maker Luca Mina. Questo collettivo vuole agire nel campo della musica attraverso l’uso delle nuove tecnologie e con una particolare attenzione al territorio locale, quest’ultimo visto però in una prospettiva internazionale. Il progetto consiste nella creazione di concerti di musica dal vivo site-specific basati sull’elaborazione e l’utilizzo in tempo reale dei suoni di un caratteristico luogo: i suoni di un particolare paesaggio sonoro vengono registrati nel qui e ora del concerto e utilizzati dai musicisti per la creazione della loro musica: gli specifici suoni di un certo sito locale divengono in tutto e per tutto dei musicisti con cui interagire. Questa azione artistica si basa sulla scoperta e sulla valorizzazione dei suoni di un territorio, dando vita a nuove possibilità artistiche-musicali, arrivando alla possibilità di ‘suonare il paesaggio’. In questo senso, le pratiche di field recording vengono prese come spunto creativo concreto per fare e comporre musica al di là della semplice documentazione. All’incrocio tra valorizzazione dei beni culturali, rispetto della natura e musica di ricerca, e promosso da un’equipe con base a Rimini, Ground-to-Sea prende come contesto di partenza quello dei suoni del mare e dei territori che si affacciano su di esso. Onde sonore come onde marine: se il mare consente il viaggio ed è fonte di interazione tra popoli, il suono viaggia e unisce persone e luoghi, vicini e lontani. Percepiamo i suoni chiaramente quando passiamo accanto al punto di emissione, altri ci arrivano forti anche da lontano, altri ancora li possiamo distinguere solo con l’ausilio di particolari microfoni tanto sono impercettibili, inimmaginabili. Il mare è in grado, poi, di far risuonare elementi architettonici e naturali che vengono colpiti o sfiorati dalla sua forza ampliando ulteriormente lo spettro, l’organico della sua orchestra.

Nell’approccio di Ground-to-Sea verso gli strumenti musicali è fondamentale l’improvvisazione come atto di composizione estemporanea, sia come forma espressiva capace di comunicare sinceramente cosa sta accadendo musicalmente, sia come mezzo per trovare una traccia, dei punti fissi su cui muoversi. Entra in gioco anche la conoscenza di musiche extraeuropee, che dopo anni di studio formano una fonte ricca dalla quale attingere e una superficie ampia su cui dispiegare il discorso musicale. Importante è anche l’uso del live electronics: per noi l’elaborazione digitale del suono è un mezzo per espandere le possibilità, per estendere gli strumenti verso nuove sonorità, con consapevolezza.

photo: Roberto Masotti

 

Fabio Mina

 

Emiliano Battistini

 

Luca MIna

 

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