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EN.

Born in Rimini in 1984 he started to play flute when he was young, he took the flute graduation in 2004 and since 2000 he has devoted himself to composition. During the conservatory years he began the experience with the improvisation at first in a jazz context and in second period in a musical landscape without borders. He studied North-Indian traditional music, Japanese and Persian music and in 2002 began to practice bansuri (the Indian bamboo flute), dizi, xiao (two different kinds of chinese bamboo flutes), duduk (Armenian oboe made of apricot wood), ney (the traditional Middle Eastern flute), fujara (a big overtone flute from Slovak), Khaen (a mouth organ from Laos and Thailand) and some other wind instruments.

He’s very interested in ancient music, Gregorian chant and sacred old music mostly in the Sufi's and Hildegard von Bingen's repertoire.

In the last years he introduced in his music studied electroacoustic, live electronics and field recording. Since 2007 he has started to collaborate with Markus Stockhausen, playing with him in several festivals in Italy and Germany.

Stockhausen produced also his first album            recorded by Walter Quintus and released by the the German label Aktivraum. Furthermore he collaborated with Kudsi Erguner, Fabrizio Ottaviucci, Enzo Pietropaoli, Tara Bouman, Dinesh Mishra, Luigi Ceccarelli and Cristiano De Andrè.

At the moment he works: in duo with Stockhausen exploring the element of the "pure" sound of the wind instruments interacts with the live electronics and the use of samplers and field recordings; in solo or duo with the percussion player Marco Zanotti recording an album                                    by A Simple Lunch.

In his work as musician he wants to deepen the links between music and its spiritual roots.

FABIO MINA

 

 

IT.

Nato a Rimini nel 1984 ha iniziato a studiare flauto da bambino, si è diplomato nel 2004 al Conservatorio di Pesaro e dal 2000 si è dedicato alla composizione. Durante gli anni del conservatorio, parallelamente agli studi accademici, ha iniziato l’esperienza dell’improvvisazione, inizialmente in un contesto jazzistico poi in uno spazio musicale che non avesse confini, anche attraverso lo studio di strumenti a fiato di diverse parti del mondo come bansuri (flauto traverso indiano), dizi e xiao (due tipi di flauti cinesi), duduk (oboe armeno) shakuhachi (flauto giapponese della tradizione Zen), ney (flauto presente in tutto il Medio Oriente), fujara (flauto armonico di grandi dimensioni tipico in Slovacchia) e khaen (organo a bocca tailandese).

Nel tempo ha approfondito la ricerca sulla musica antica e la musica sacra del mondo, concentrandosi sul repertorio Sufi e quello della mistica medioevale Hildegard von Bingen.

Ha vissuto a Berlino dove ha avuto modo di partecipare a festival di improvvisazione e musica contemporanea, di collaborare in progetti di teatro danza e di frequentare workshops legati all’elettroacustica e l’impiego delle nuove tecnologie in musica.

Dal 2007 collabora col trombettista tedesco Markus Stockhausen con cui si è esibito in diversi festival in Italia e in Germania. Lo stesso Stockhausen, nel 2011, ha prodotto il suo primo album              per l'etichetta tedesca Aktivraum, registrato con il fonico Walter Quintus.

Ha collaborato con artisti come Kudsi Erguner, Fabrizio Ottaviucci, Enzo Pietropaoli, Tara Boumann, Luigi Ceccarelli e Cristiano De Andrè.

Sta approfondendo un progetto in solo e in duo con Markus Stockhausen, progetti che prevedono il dialogo tra l’esplorazione del suono “puro” dei flauti e di tromba e flicorno, e campionamenti, field recordings, live electronics. Inoltre collabora in duo con il percussionista Marco Zanotti, duo che esplora l'interazione tra improvvisazione/composizione, field recording ed elettronica. Con Marco Zanotti e la partecipazione ha pubblicato il suo secondo album                       per l’etichetta bolognese A Simple Lunch.

Come musicista cerca di approfondire i legami tra musica, suono e le relative radici spirituali.

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